Cosa vuol dire #BACKTOSPORT?
Vuol dire che Sport Senza Frontiere riprende la sua attività in favore di minori che vivono in condizioni di disagio socio economico, a rischio emarginazione.
Oggi più che mai, dopo il terribile inverno appena trascorso, che ha lasciato strascichi materiali e psicologici in noi tutti ma soprattutto nei bambini, c’è bisogno della POSITIVITÀ e della GIOIA DI VIVERE che lo sport può donare. È per questo che noi di Sport Senza Frontiere vogliamo riportare nei campi sportivi, nelle palestre, sulle piste, nelle piscine centinaia di bambini che non attendono altro!
Secondo l’indagine condotta da Save the Children, a causa della grave emergenza che si è verificata il 77% delle famiglie già fragili ha visto cambiare la propria disponibilità economica e il 63,9% ha ridotto l’acquisto di beni alimentari. La metà dei 2,2 milioni di minori in povertà relativa stimati dall’Istat, rischiano di scivolare nella povertà assoluta senza misure tempestive per le famiglie. Ovvero: in Italia 1 milione di bambini in più rischiano di cadere in povertà assoluta!
E se avranno problemi per i beni alimentari, figuriamoci per lo sport…diventerà un lusso inarrivabile!
È per questo che esiste Sport Senza Frontiere.
Ma cosa può fare lo SPORT? Sappiamo che quando si parla di POVERTÀ, non si tratta solo di un fenomeno di carattere economico. L’aspetto economico è infatti causa e conseguenza anche di altri tipi di povertà che mettono in luce come si tratti di un fenomeno multidimensionale: ciascun ambito si nutre ed a sua volta contribuisce ad alimentare tutti gli altri.
Oggi si parla infatti molto di POVERTA’ EDUCATIVA per rappresentare proprio un problema che investe la persona tutta e non solo la sua capacità economica. Sempre secondo Save The Children : Per un bambino, povertà educativa significa essere escluso dall’acquisizione delle competenze necessarie per vivere in un mondo caratterizzato dall’economia della conoscenza, dalla rapidità, dall’innovazione. Allo stesso tempo, povertà educativa significa anche la limitazione dell’opportunità di crescere dal punto di vista emotivo, delle relazioni con gli altri, della scoperta di se stessi e del mondo. Lo SPORT può contrastare tutto questo!
Sport Senza Frontiere con il programma #backtosport si occupa di inclusione sociale tramite la pratica sportiva per bambini e ragazzi in condizioni di disagio e per le loro famiglie. Il progetto, si configura anche come intervento riabilitativo in risposta ai danni causati dall’emergenza Covid-19 in relazione al benessere psico-fisico.
Partendo dall’attività sportiva i destinatari del progetto sono inseriti gratuitamente in un percorso integrato da azioni di tutoraggio e monitoraggio, prevenzione ed educazione sanitaria, supporto scolastico e contrasto alla povertà educativa, sostegno alla genitorialità, ed azioni di sensibilizzazione sul territorio e formazione.
Beneficiari per l’anno sportivo 2020/2021
400 sono i minori in condizione di fragilità sociale e relative famiglie per un totale di 1600 beneficiari diretti ed indiretti, che saranno inseriti nelle 150 associazioni sportive della Rete Solidale di Sport Senza Frontiere nelle città di NAPOLI, ROMA, MILANO, TORINO, TRENTO, BERGAMO.
COME AGISCE SPORT SENZA FRONTIERE.
Le AZIONI che caratterizzano il nostro modello d’intervento sono:
- la presa in carico accanto all’inserimento dei minori nei corsi sportivi delle ASD per il rafforzamento e/o lo sviluppo delle competenze motorie e della abilità sociali (soft skills) e la valorizzazione della funzione sociale dello sport;
- azioni di prevenzione e tutela della salute, tra cui screening pediatrici e cure sanitarie
- azioni di promozione di corretti stili di vita ed educazione ad una sana alimentazione
- azioni per il contenimento della dispersione scolastica e la prevenzione della devianza giovanile
- servizi di counseling psicologico alle famiglie più bisognose e di supporto della genitorialità.
Sport senza Frontiere opera applicando un proprio modello d’intervento che inserisce i minori in percorsi sportivo-educativi gestiti da un’equipe multidisciplinare in grado di monitorare e valutare i progressi dal punto di vista fisico, psicologico e sociale. Il modello di intervento è stato sviluppato e consolidato negli anni grazie alla collaborazione con il
Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione della Facoltà di Medicina dell’Università di Roma Tor Vergata (attività di prevenzione ed educazione alimentare), con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre (attività di empowerment, educative e formative) e con l’Alta Scuola di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano che ha analizzato e validato l’efficacia dell’impatto sociale degli interventi della Onlus.
LAVORIAMO PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI IMPORTANTI:
- Garantire l’accessibilità alla pratica sportiva, come diritto fondamentale per la crescita e lo sviluppo, da parte di minori a rischio emarginazione
- Contrastare le ricadute negative e i “danni collaterali” (es: nervosismo, ansia, insonnia, obesità) legati alle misure di distanziamento sociale attivate per il contenimento dell’emergenza covid 19
- Favorire e rafforzare i processi di inclusione e integrazione sociale nei confronti di minori svantaggiati attraverso la pratica sportiva
- Aumentare il benessere psico-fisico di minori in condizione di disagio dal punto di vista motorio, sociale e relazionale
- Diffondere una cultura della prevenzione e l’importanza di corretti stili di vita e sane abitudini alimentari nei beneficiari diretti ed indiretti di progetto
- Favorire attraverso la diffusione dei valori dello sport il contenimento della dispersione scolastica, la prevenzione della devianza giovanile, il rafforzamento della coesione sociale
L’anno sportivo (e scolastico) è appena iniziato e con la positività che contraddistingue noi GENTE DI SPORT auguriamo a tutti un buon anno!
SOSTIENI #BACKTOSPORT
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