IL PROGRAMMA SPORT SENZA FRONTIERE

Sport Senza Frontiere Onlus (SSF) nasce nel 2011 a Roma con l’obiettivo di contrastare la povertà e la diseguaglianza sociale attraverso progetti che utilizzano lo sport come strumento di inclusione, crescita armonica ed emancipazione di minori a rischio e/o in situazione di povertà ed emarginazione sociale.

Il programma SSF  mira all’inserimento sportivo di bambini e ragazzi a rischio di esclusione, in corsi sportivi all’interno di una RETE di società sportive e all’integrazione nel gruppo squadra. Il percorso sportivo del minore è coadiuvato e monitorato da un educatore, da uno psicologo e da un  tutor che affiancano l’insegnante sportivo e forniscono un counseling alle famiglie beneficiarie.

L’associazione inoltre garantisce la visita medica e mette a disposizione un servizio di trasporto per l’accompagnamento dei ragazzi.

L’Università Cattolica ha sviluppato la valutazione dell’impatto psicosociale del modello di Sport Senza Frontiere attraverso la messa a punto di indicatori di efficacia che valutano sia le competenze individuali dei beneficiari che la ricaduta sulla comunità.

Il modello di intervento è incentrato sulla costruzione di tre reti di prossimità territoriali coordinate da SSF: la rete sportiva-solidale, costituita dalle associazioni sportive che aderiscono a SSF, la rete socio-assistenziale ovvero gli enti che segnalano ad SSF i minori da prendere in carico, la rete di partner sanitari ovvero ambulatori o studi medici che collaborano al programma di monitoraggio sanitario, implementato in collaborazione con l’Università di Tor Vergata di Roma.

La parte sportiva è dunque solo uno degli aspetti del percorso che il beneficiario si trova a percorrere una volta entrato nella famiglia di Sport Senza Frontiere. Tutto questo fa si che si realizzi una vera e propria PRESA IN CARICO del minore che viene seguito in un percorso pluriennale.

SCOPRI DI PIÙ SUL PROGETTO

PROGETTI SPECIALI