
Sport Senza Frontiere porta lo sport dentro le carceri
REPLAY è li progetto che vede Sport Senza Frontiere impegnata nelle carceri italiane. Dopo le esperienze già attive a Milano al Beccaria e a Napoli a Secondigliano, l’associazione porta anche la propria metodologia educativa e sportiva, anche nella Casa Circondariale di Novara. con l’obiettivo di offrire opportunità concrete di crescita e rieducazione attraverso lo sport.
Il progetto, significativamente chiamato “Gioco di Squadra”, nasce da una richiesta diretta della direzione pedagogica dell’istituto penitenziario, che ha coinvolto Sport Senza Frontiere nello sviluppo di attività motorie e sportive all’interno degli spazi dedicati: la palestra attrezzata e il campo polivalente all’aperto.
Ogni settimana, 30 detenuti prenderanno parte alle attività, divisi in due gruppi: 10 impegnati in palestra e 20 sul campo polivalente. Le sessioni prevedono un incontro settimanale di un’ora e mezza sul campo e una seduta di lavoro in sala pesi, guidati da un team multidisciplinare composto da tecnici sportivi, educatori, psicologi e volontari di Sport Senza Frontiere, sotto il coordinamento generale dell’associazione e la supervisione della direzione pedagogica del carcere.
L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: usare lo sport come strumento per migliorare le competenze emotive, relazionali e cognitive dei partecipanti. Attraverso il gioco, il rispetto delle regole e l’allenamento condiviso, i detenuti sperimentano valori fondamentali come la resilienza, la cooperazione, l’autonomia e l’inclusione, sviluppando autostima e fiducia in se stessi.
Non solo attività fisica, dunque, ma un vero e proprio percorso di crescita: allenatori e psicologi lavorano fianco a fianco per aiutare ciascun partecipante a riconoscere e accettare i propri limiti, a elaborare il significato della sconfitta e, al tempo stesso, a scoprire le proprie potenzialità.
“Gioco di Squadra” vuole così trasformare un contesto di convivenza forzata in un laboratorio di convivenza positiva, in cui lo sport diventa ponte di relazioni, occasione di rispetto reciproco e strumento per costruire fiducia e nuove possibilità di futuro.
REPLAY è sostenuto da Fondazione Riva, Fondazione Marazzina, Fondazione De Agostini