
Lo scorso fine settimana si è svolta la prima edizione di JOY LAB “SOCIALMENTE CONSAPEVOLI”.
Sono state giornate davvero incredibili al Centro Olimpico della FIJIKAM di Ostia (Roma), piene di sport, socializzazione, condivisione e educazione. Un evento pensato per un gruppo di 25 bambin* e ragazz* dai 9 ai 14 anni, ideato da educatori e psicologi di Sport Senza Frontiere in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre e con l’ASD Il Ponte.



L’obiettivo del laboratorio è stato fornire ai giovani partecipanti conoscenze e strumenti per un uso consapevole di internet, dei social media e delle nuove tecnologie intelligenti. Grazie anche alla partecipazione di Elena Barbieri Ripamonti, specialista di Generative AI di H-FARM, abbiamo potuto spiegare cos’è l’Intelligenza Artificiale, i rischi e le opportunità che offre, e soprattutto come utilizzare in modo responsabile strumenti come ChatGPT.
In particolare, abbiamo introdotto la tecnica dello Zanshin Tech, ideata da Claudio Canavese. Questa metodologia, ispirata alle arti marziali, aiuta a educare al controllo delle emozioni e al rispetto delle regole, trasferendo questi principi anche al mondo digitale. In questo modo, i ragazzi imparano a gestire i conflitti senza reagire impulsivamente e a proteggere le proprie informazioni personali.
Vogliamo ringraziare di cuore la scuola IC Colombo di Fiumicino per averci prestato i computer necessari alle attività di laboratorio, Maurizio Germano di ASD Il Ponte JOY, Elena Barbieri Ripamonti per il fantastico laboratorio, e il Centro Olimpico della FIJIKAM per averci ospitati. Un grazie speciale a tutto lo staff che ci supporta sempre con entusiasmo!



E tra poco stanno arrivando anche i JOY SUMMER CAMP:
- BORMIO dal 22 al 28 giugno
- CLUSONE dal 29 giugno al 5 luglio
- TERMINILLO dal 29 Giugno al 5 Luglio, dal 6 al 12 Luglio e dal 13 al 19
I Principi dello Zanshin Tech: Dal Dojo al Digitale
Per spiegare meglio il metodo Zanshin Tech ideato da Claudio Canavese, abbiamo deciso di intervistare Maurizio Germano, sensei della disciplina. Ecco cosa ci ha raccontato:



Sport Senza Frontiere (SSF) : Buongiorno Maurizio, grazie per essere con noi. Puoi spiegarci cos’è lo Zanshin Tech e come si collega all’educazione emotiva?
Maurizio Germano: lo Zanshin Tech è una disciplina che è stata ideata da Claudio Canavese , che unisce i principi delle arti marziali alla consapevolezza digitale. In palestra, utilizziamo esercizi come il combattimento con mollette per insegnare ai ragazzi a controllare le emozioni: devono guardarsi negli occhi, rispettare le regole e affrontare l’avversario senza scappare. Questo tipo di allenamento non è solo fisico ma anche emotivo, perché insegna a gestire situazioni di conflitto in modo equilibrato.
SSF: Come si traducono questi insegnamenti nel contesto digitale?
Maurizio Germano: Gli stessi principi del dojo si applicano al mondo digitale. Ad esempio, una regola fondamentale è “non aggredire”, un principio universale che funziona in ogni contesto, fisico o online. Nello Zanshin Tech insegniamo a non reagire impulsivamente a provocazioni virtuali: fermarsi, riflettere e, se necessario, cercare aiuto. Questo perché, nel digitale, non sappiamo mai chi abbiamo di fronte; potrebbe essere un individuo o persino un’organizzazione internazionale.
SSF: Hai parlato di “regole del dojo” come principi universali. Ce ne puoi spiegare qualcuno?
Maurizio Germano: Certo. Una regola fondamentale è il rispetto, che vale in palestra come nella vita di tutti i giorni. Poi c’è l’idea di lasciare il dojo, inteso anche come il proprio ambiente di vita, migliore di come lo si è trovato. Questo vale anche per il digitale: proteggere il nostro mondo virtuale significa proteggere noi stessi e i nostri dati. In pratica, dobbiamo stare attenti a non diffondere informazioni personali, perché una volta online possono esporci ad aggressioni.
SSF: Quindi il concetto di “dojo” si estende anche alla vita digitale?
Maurizio Germano: Assolutamente. Consideriamo il nostro spazio online come un dojo: è il nostro ambiente, e dobbiamo proteggerlo e migliorarlo. Ad esempio, evitare di condividere dati sensibili significa preservare il nostro benessere. La regola “lascia il dojo come lo hai trovato” si traduce nell’impegno a rendere il web un posto più sicuro e rispettoso, anche se sappiamo che da soli non possiamo cambiare tutto.
SSF: Qual è il messaggio principale che vorrebbe trasmettere con il metodo Zanshin Tech?
Maurizio Germano: Il messaggio è che il controllo delle emozioni, dell’impulsività, è fondamentale sia nel mondo fisico sia in quello digitale. Educhiamo i ragazzi a mantenere la calma, a non avere paura e a non reagire in modo affrettato. L’idea è creare persone che sappiano affrontare conflitti senza farsi travolgere, consapevoli del proprio valore e capaci di proteggere se stesse e il proprio ambiente, online e offline.
SSF: Grazie per queste riflessioni, Maurizio. Pensa che questo approccio possa davvero aiutare i giovani nel mondo di oggi?
Maurizio Germano: Sì, credo fermamente che insegnare il controllo delle emozioni e il rispetto delle regole sia fondamentale. I ragazzi che apprendono questi principi avranno strumenti validi non solo per affrontare le difficoltà quotidiane, ma anche per navigare in sicurezza nel mondo digitale.
Grazie ancora, Maurizio, per aver condiviso con noi il metodo e la filosofia dello Zanshin Tech.