L’ideatore delle Paralimpiadi fu Ludwig Guttmann, un neurologo tedesco che, rifugiatosi in Gran Bretagna per sfuggire dalle persecuzioni naziste, pensò ad introdurre lo sport nella riabilitazione dei soldati resi paraplegici dalla guerra.
Nel 1960, per la prima volta grazie all’amico e collega Antonio Maglio, Guttman portò in Italia le competizioni sportive durante le Olimpiadi di Roma.
La prima vera edizione delle Paralimpiadi si svolse in Svezia nel 1976. Alle gare di sci alpino e sci nordico per amputati e ipovedenti e di slittino come gare dimostrative, parteciparono 98 atleti in rappresentanza di 16 nazioni.
L’ultima edizione delle Paralimpiadi di Tokyo 2121 ha visto la partecipazione di 4000 atleti provenienti da 135 paesi che si sono sfidati in 23 discipline sportive.
L’Italia ha schierato 115 atleti che hanno portato a casa ben 69 medaglie (14 ori, 29 argenti e 26 bronzi), secondo record storico dopo l’edizione di Roma 1960 (80 medaglie!).
Il simbolo delle Paralimpiadi differisce per colori e stile da quello delle Olimpiadi. E’composto, infatti, non dai cinque cerchi classici, ma da tre agitos, uno blu, uno rosso e uno verde. I colori sono stati scelti perché sono i più utilizzati dalle bandiere del mondo mentre il logo rappresenta il corpo, la mente e lo spirito degli atleti con disabilità.