“Laboratori Internazionali Formatori/Educatori/Direttori Sportivi (3 giorni) “. Al termine del WP2, sono state organizzate 3 giornate di formazione per istruttori, volontari e dirigenti sportivi. I Partner del progetto PIPO con i rispettivi Educatori ed esperti locali hanno partecipato ad una 3 giorni di formazione per capire come implementare il protocollo comune per l’inclusione sociale nei vari Laboratori Locali. Il corso di formazione ha affrontato quattro temi principali:
- a) sport ed emarginazione sociale: il Protocollo Comune per l’Inclusione Sociale nello sport
- b) sport, tennis da tavolo e interculturalità;
- c) sport, tennis da tavolo nell’infanzia e nell’adolescenza (teoria e pratica);
- d) il ping pong come mezzo per affrontare una vita sedentaria e mantenersi in salute.
I laboratori di formazione miravano a trasferire conoscenze e competenze su tematiche legate all’accesso allo sport da parte di bambini e ragazzi che si trovano in condizioni di fragilità sociale. Un focus particolare è stato dedicato alle strategie di “aggancio” di bambini e ragazzi che sono di fatto esclusi dall’accesso allo sport. Per l’occasione è stata inoltre condivisa una bozza di codice etico, che, allegato al protocollo, sarà un ulteriore strumento applicativo utile alle associazioni locali non solo collegate al progetto PIPO”
“International Trainers/Educators/Sports Managers Workshops (3 days)”. At the end of WP2, 3 training days were organised for trainers, volunteers and sports managers. The PIPO project partners with their respective educators and local experts participated in a 3-day training to understand how to implement the common protocol for social inclusion in the various Local Workshops. The training course addressed four main topics:
- sport and social exclusion: the Common Protocol for Social Inclusion in Sport
- sport, table tennis and interculturality
- sport, table tennis in childhood and adolescence (theory and practice);
- table tennis as a means of coping with a sedentary life and staying healthy.
The training workshops aimed to transfer knowledge and skills on issues related to access to sport for children and young people in socially fragile conditions. A special focus was devoted to strategies to ‘hook’ children and young people who are effectively excluded from access to sport. On this occasion, a draft code of ethics was also shared, which, attached to the protocol, will be a further useful application tool for local associations not only connected to the PIPO project”.