“Michele ed io siamo saliti sul pulmino di Sport Senza Frontiere quasi ogni giorno nelle scorse due settimane, perché sono tante le famiglie che, in questo momento di emergenza, sono in estrema difficoltà. Nel vortice dei nostri viaggi, è avvenuto uno scambio eccezionale: abbiamo lasciato pacchi alimentari, medicine, colori, matite e giochi per i bambini. Abbiamo ricevuto il decoro dignitosissimo delle loro mani tese, l’abbraccio a distanza dell’accoglienza, la felicità dell’incontro e della cura, la certezza che è questo il senso quotidiano e unico del nostro lavoro.”
Queste sono le parole di Alessia Mantovani, la psicologa responsabile nazionale del progetto, che sta distribuendo, insieme a Michele Pensante responsabile territoriale di Roma e Lazio, i kit integrati di Sport Senza Frontiere alle famiglie più fragili. Lo stesso stiamo facendo anche nelle altre città.
Sempre più presenti accanto alle famiglie anche grazie al nostro lavoro di tutoraggio e di monitoraggio. Abbiamo consegnato gli IPad donati da Vodafone, per aiutare i bambini e ragazzi più svantaggiati, a stare al passo con gli impegni scolastici e a seguire le lezioni sportive on line. Ma sappiamo che uno strumento del genere in mano ad un bambino può essere un’arma a doppio taglio, può finire “risucchiato” dalle infinite distrazioni della rete tra videogames, film e video di ogni tipo.
Così, ispirandoci alla disciplina dell’allenamento sportivo, cerchiamo di insegnare ai nostri bambini e ragazzi ad organizzarsi il tempo, suggerendo una “tabella oraria” dalla sveglia (alle 8.30), alle cure dedicate al proprio corpo, per stare ordinati anche dentro casa. A seguire c’è lo spazio dedicato allo studio, il pranzo e anche un po’ al relax. Dopo nel pomeriggio raccomandiamo sempre l’attività sportiva da praticare quotidianamente stando a casa, seguendo in video i suggerimenti dei nostri tutor o dei loro insegnanti sportivi. Poi di nuovo uno spazio pomeridiano per lo studio, la cena (senza dimenticare di fornire anche un aiuto ai genitori nelle piccole faccende domestiche). Interveniamo con “l’aiuto compiti” a distanza, dove c’è necessità. Suggeriamo inoltre canali youtube dove trovare libri gratuiti da scaricare, indirizzi di musei che permettono visite guidate. Suggeriamo film educativi da vedere. Infine chiediamo ai nostri bambini di scrivere i sogni che stanno facendo in questo periodo (molti hanno incubi e condividendoli con i nostri psicologi li aiutiamo capire le loro ansie) e di tenere un piccolo diario delle loro impressioni della giornata e sulle attività svolte.
Il nostro motto è “come nello sport così nella vita” ed è quello che cerchiamo di trasmettere ai nostri bambini, anche stando lontani.
Insomma per Sport Senza Frontiere il lavoro è tanto, ma non ci possiamo tirare indietro ora. I genitori spesso sono loro stessi ad essere in difficoltà, preoccupati per il futuro e stanchi di stare chiusi in case spesso anguste. Per questo l’aiuto che diamo ai bambini lo diamo anche a loro, alle mamme e ai papà.
Noi crediamo che l’importante sia soprattutto non farli sentire soli. E’ sapere che c’è qualcuno su cui poter contare, al quale stai a cuore, che può aiutarti o anche solo ascoltarti…è infondere speranza. E noi speriamo così di dare il nostro piccolo contributo in questo momento di enorme difficoltà per il nostro Paese.
La passione per il nostro lavoro è la nostra grande forza, ma purtroppo non basta.
I BAMBINI DI SPORT SENZA FRONTIERE HANNO BISOGNO ANCHE DEL TUO AIUTO! DONA PER SOSTERLI