Stefano Drusian Program e Project Manager Cisco e volontario di Sport Senza Frontiere. Stefano è stato una pietra miliare nella costruzione del progetto JOY SUMMER CAMP il camp polisportivo integrato a vocazione sociale, realizzato da Sport Senza Frontiere onlus al Terminillo nell’ottica della ricostruzione del tessuto sociale e del senso di comunità delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma del 2016. Stefano Drusian è stato direttore del camp per tre anni (le tre edizioni di JOY) e per il suo incredibile lavoro è stato riconosciuto a livello internazionale, tanto da aver ricevuto il PREMIO di VOLONTARIO dell’anno da CISCO MONDO.
- Stefano tu sei stato un direttore volontario per 3 anni di JOY SSF SUMMER CAMP e hai fortemente contribuito all’organizzazione di questo bellissimo progetto di Sport Senza Frontiere. Quest’anno (2020) a causa del Corona Virus il camp residenziale al Terminillo, non si è potuto svolgere. DA JOY SUMMER CAMP ai JOYPOINT, ancora una volta insieme a CISCO. Quanto è importante all’interno di un’azienda partecipare a progetti di responsabilità sociale?
Ciao, prima di tutto c’è grande dispiacere nel vedere che quest’anno causa COVID-19 non è stato possibile organizzare JOY SUMMER CAMP al Terminillo. So bene quanto questo evento, che ormai si ripete da tre anni, sia importate per i ragazzi che partecipano, per i territori che lo ospitano e per la onlus. Ma questo non ha interrotto la collaborazione con Cisco e così siamo ancora al vostro fianco per supportarvi nella ripartenza delle vostre attività dopo la pandemia.
Abbiamo pensato che questo sia il momento di stare ancora di piu’ al fianco delle situazioni che richiedono supporto e aiutare restituendo al territorio e alle comunità un valore aggiunto, collaborando per affrontare i problemi o le esigenze che esse esprimono.
Partecipare a progetti di Responsabilità Sociale come azienda e coinvolgendo su base volontaria i dipendenti fa parte della cultura aziendale di Cisco, del proprio DNA ed è una parte integrante dei valori che compongono il “People Deal”, che è il patto di condivisione, rispetto e linee guida che definisce il rapporto tra Cisco e i suoi dipendenti.
Ed a questa chiamata abbiamo risposto in tanti, basta vedere il coinvolgimento che c’è stato da parte dei colleghi Cisco, durante l’emergenza COVID 19, per supportare con l’utilizzo della piattaforma di collaborazione WEBEX sia il progetto WE SCHOOL per la Didattica a Distanza che aiutare a mettere in comunicazione, varie strutture ospedaliere dove è stato possibile supportare la comunicazione tra medici e tra pazienti e famiglie.
- Lockdown e minori. Secondo L’UNICEF più di 1,5 miliardi di bambini e giovani sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole nel mondo. Molti di questi studenti hanno frequentato lezioni e hanno socializzato maggiormente online. Ma il passare più tempo su piattaforme digitali può rendere i giovani più esposti anche ai pericoli della rete. Cosa si può fare secondo te per proteggerli da brutte esperienze e da un errato utilizzo della rete?
Internet è una parte essenziale della nostra vista quotidiana. Lo usiamo per restare vicini a famigliari ed amici, per gli acquisti, per trovare informazioni stradali, per i mezzi di trasporto, per la musica, per studiare. Quindi molte opportunità ma anche possibilità di esposizione ai rischi che il maggior tempo passato on-line da parte dei ragazzi durante il lock-down ha certamente aumentato.
Si tratta di aiutarli (e aiutarci perché il problema è anche degli adulti) ad acquisire la consapevolezza che in primo luogo la nostra sicurezza on-line è nelle nostre mani, che siamo noi a gestire la nostra identità on-line, che siamo noi a decidere dove andare e come andarci. Sapendo come funziona la rete si possono gestire ed affrontare in modo consapevole le situazioni a rischio. Si tratta di saper intraprendere semplici azioni che ci aiutano a proteggerci dalle minacce della rete. Un esempio: non daremmo mai informazioni personali ad uno sconosciuto che incontriamo per strada. Si tratta di mettere la stessa cautela che viene messa nel mondo diciamo reale.
Uno dei progetti di Responsabilità Sociale, che Cisco con i suoi Ambassadors volontari porta avanti da circa 7 anni, si chiama A SCUOLA DI INTERNET. Andiamo nelle scuole a confrontarci con studenti, professori e genitori sul tema, cercando di far capire le differenti situazioni a rischio nell’uso della rete e dei social network e discutere su come affrontare le varie situazioni. In 7 anni circa 40 nostri colleghi hanno incontrato più di 70.000 studenti dalla quarta scuola primaria sino alla terza media ed oltre, unitamente ai professori ed ai genitori.
- Sentiamo molto parlare di cyber bullismo. Di cosa si tratta?
Tecnicamente è l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere un individuo. In genere può avvenire attraverso telefonate o messaggi, chat, siti di domande e risposte, siti di giochi on-line, forum on-line. Succede che la vittima è soggetta a pettegolezzi, vengono postate delle informazioni o delle immagini imbarazzanti che la riguardano, vengono costruiti falsi profili per metterla a disagio e danneggiarne la reputazione della vittima, ci possono essere insulti, alle volte anche minacce fisiche.
Perché ci sono episodi di cyberbullismo? perché spesso chi è autore di cyberbullismo pensa che in rete nessuno ti può vedere ne toccare, perché tanto tutti si comportano cosi, spesso non si ragiona sulle conseguenze dell’azione, perché non si vede direttamente il risultato dell’azione, si vuol vedere e provare il limite verso il quale ci si puo’ spingere nell’azione, una sorta di sfida.
Ricordiamoci che chi vede ed intercetta episodi di cyberbullismo e non fa nulla, o peggio ancora aggiunge un “like” è comunque ritenuto responsabile dell’azione.
Torniamo quindi al punto precedente: si tratta di educare ad un comportamento corretto e consapevole, ne più ne meno di come si dovrebbe agire nella vita reale.
- Cisco sostiene i JOYPOINT e tra i laboratori che portiamo all’interno dei Centri Estivi organizzati dalle società sportive della nostra Rete Solidale, ci sono quelli digitali di cui si occupa CISCO. Ci racconti qualche cosa in proposito?
Abbiamo pensato di supportare il laboratorio di mediazioni digitale presso i JOY POINT usando l’ esperienza del nostro programma a SCUOLA DI INTERNET. Abbiamo ritagliato dal programma alcuni argomenti che possono essere presentati in modo agevole nello spazio di tempo a disposizione. Parleremo di:
- Accesso consapevole alla rete, sicurezza dati personali
- Cyberbullismo e incontri sgradevoli e pericoloso in rete
- Postare in modo consapevole
- E Netiquette soprattutto adesso che la rete si usa anche per le lezioni video a distanza
Grazie Stefano. Ti aspettiamo a JOY SSF SUMMER CAMP 2021!